venerdì 31 dicembre 2010

2011

questo è il mio biglietto augurale...4 pagine brevi....veloci e necessarie...




Perchè i Ragazzi non piangono... (non piangono a comando).





Perchè è amore...





Perchè è rivolta....




non è nemmeno il caso di chiedersi perchè...



Auguri ai miei amici blogger...quelli veri... alle persone che "sento"
e che mi "sentono".

Listener-Mgneros



lunedì 27 dicembre 2010

smiling and wounded



E poi le cose ti entrano dentro e improvvisamente dopo anni che non sputi fuori nemmeno un respiro, ti ricordi che non era tutto sbagliato, non perché sei più intelligente di altri, ma solo perché non è vero che in giro non ci sono sensibilità. Ne vedo e ne annuso ancora molte, più verdi delle mie. Più curiose e con ottime ferite aperte....sgorganti. Non sto diventando ottimista, ma non sono nemmeno diventato così arido da non farmi vibrare la pelle. Possono farmi credere che non ha senso...ma il mio scetticismo rivolta anche queste insulse frittate e per una volta aiuta.
Questo è un paradosso da amare.

Meglio lasciare parlare la musica.









giovedì 23 dicembre 2010

I need a breath

...e lo prenderò, queste due canzoni e i loro testi mi aiuteranno...



I am the one in ten 
A number on a list 
I am the one in ten 
Even though I don`t exist 
Nobody Knows me 
Even though I`m always there 
A statistic, a reminder 
Of a world that doesn`t care 

My arms enfold the dole queue 
Malnutrition dulls my hair 
My eyes are black and lifeless 
With an underprivileged stare 
I`m the beggar on the corner 
Will no-one spare a dime? 
I`m the child that never learns to read 
`Cause no-one spared the time 

I`m the murderer and the victim 
The licence with the gun 
I`m a sad and bruised old lady 
In an ally in a slum 
I`m a middle aged businessman 
With chronic heart disease 
I`m another teenaged suicide 
In a street that has no trees 

I`m a starving third world mother 
A refugee without a home 
I`m a house wife hooked on Valium 
I`m a Pensioner alone 
I`m a cancer ridden spectre 
Covering the earth 
I`m another hungry baby 
I`m an accident of birth. 




In a manner of speaking
I just want to say
That I could never forget the way
You told me everything
By saying nothing

In a manner of speaking
I don't understand
How love in silence becomes reprimand
But the way that I feel about you
Is beyond words

O give me the words
Give me the words
That tell me nothing
O give me the words
Give me the words
That tell me everything

In a manner of speaking
Semantics won't do
In this life that we live, we only make do
And the way that we feel
Might have to be sacrified

So in a manner of speaking
I just want to say
That just like you I should find a way
To tell you everything
By saying nothing.

O give me the words
Give me the words
That tell me nothing
O give me the words
Give me the words
Give me the words

martedì 21 dicembre 2010

Les réfractaires...

Oh...
Come va?
beh capitiamo a proposito, mentre le colonne d'ercole e le stalattiti delle banche si sgretolano, e il mercante di venezia diventa un santo al confronto del vescovo che  in compagnia del capello a cilindro, si è messo un gondone al pollice..per contare il contante, per fare uno sconto al contabile.


E poi?
Vendiamo cornetti al cuore di sperma, vanno anche d'inverno come i  ghiaccioli all'urina, sai siamo perversi a basse temperature La "robba" calda e pulsante ci fa un po' paura. Depravati senza odore ne' sapore, è la specialità della casa...le faccende tridimensionali possono sempre sfuggire  di mano.
L'aspersorio della santificazione è schizzinoso, si sa.


Per il resto?
E' sempre mancia. Ai barboncini sotto al tavolo, ai prudenti nemici, che razionalizzano l'opposto, e ci passano il favore. Certi intellettuali nello stivale fanno i calzolai, gli altri beh...c'è sempre una periferia senza lampioni e con amici dalle braccia impietose.


Ma il ceto dei ceti..il ceto rantolante e medio(cre)...
Hanno i loro giocattoli, mattoncini del lego, basta che gli dai uno specchio. Non lo attraversano mai, ma che sorriso patetico hanno quando si scoprono razza democratica e meticcia, culo da boy scout ribelle e sorriso da presidente illuminato. Tanto che hanno una fottuta paura dell'incontrollato è notizia di ieri.


E...scusa i veri lussuriosi i depravati senza completo blue?  O le masse informi e affamate, le vedove degli ustionati, le vere uniche signore che bruciano copertoni, i multati dal mutuo, le pelli straniere da conciare, gli isolati senza pace, le menti senza resa...tutta sta gentaglia?
Abbiamo ancora delle brioches? 
No, e inizia a farmi male la testa. 
Ma l'89 è passato vero?



Dedicato a Julles Vallès, giornalista e scrittore membro attivo della Comune di Parigi.






"Jules Vallès nacque a Le-Puy-en-Velay [Haute-Loire] nel 1832 (morì a Parigi nel 1885) figlio di un modesto insegnante, crebbe in una famiglia ossessionata dai riti del conformismo più gretto, sviluppando molto presto un atteggiamento di rifiuto dell'ordine familiare e della scuola. Partecipò con entusiasmo alle giornate del 1848. Incarcerato nel 1853 come cospiratore, nel 1857 pubblicò un pamphlet contro la diseguaglianza sociale, Il denaro (L'argent). Avviò una intensa attività di pubblicista politico, apertamente schierato contro Napoleone III e ripetutamente colpito dalla censura e dai tribunali. Raccolse molti dei suoi articoli, usciti su «La Presse», «L'Evénement», «La Liberté», «La Rue», nei due volumi de I refrattari (Les réfractaires, 1865) e La strada (La rue, 1866) che imposero la sua immagine di intellettuale rivoluzionario. Vallés fece parte dell'assemblea della Comune del 1871. Andò poi esule a Londra fino al 1880. Qui scrisse quattro romanzi: Il fanciullo (L'enfant, 1879), Il baccelliere (Le bachelier, 1881), L'insorto (L'insurgé, postumo 1886), Il proscritto (Le proscrit, postumo 1950), noti come ciclo di "Jacques Vingtras". Dopo l'amnistia del 1880 tornò a Parigi e riprese la pubblicazione del giornale «Le Cri du peuple» che aveva già diretto nel periodo della Comune, facendone uno strumento di lotta anti-colonialista e anti-militarista.

Vallès è stato giornalista di straordinaria efficacia. Ha però legato la sua immagine ai romanzi autobiografici di "Jacques Vingtras", testimonianza della rivolta di una generazione ancora influenzata dal romanticismo, ma già aperta alla definizione di un nuovo rapporto tra letteratura e rivoluzione sociale."

venerdì 17 dicembre 2010

MR. BLAKE..

MR. BLAKE..
I miss you!!!





mercoledì 15 dicembre 2010

"se fossi stato la vostro posto, ma al vostro posto non ci so stare"


Dopo il Cepu anche Scuola Radio Elettra si schiera a favore del governo...dalle pagine finali di Diabolik, Il monello e L'intrepido, un altra voce si leva a salvaguardia della democrazia e contro la violenza comunista.


Intanto nei corridoi del palazzo grazie alle moderne tecniche sono state intercettate conversazioni compromettenti sulle nuove strategie politiche del cavalcatore di muli:



L'importante ora è condannare la violenza
sotto ogni forma, non siamo certo nella perfida
Albione o nella giacobina Francia. E nemmeno nell'arretrata Grecia
Qui regna la democrazia:


lunedì 13 dicembre 2010

Beh Russo...wake up.....

nessun timore su ciò che sarà, abbiamo visto di peggio, sperando che nulla sia come è stato...









venerdì 10 dicembre 2010

A.L.A.P.



Sono distrutto dall'averci sempre pensato, dalla forza di un crimine che non ho commesso.
Non sono nulla e come tale vorrei essere accolto.
E' probabile che non ci sia un lacrimatoio abbastanza capiente per le notti insonni, ma non vi sfiora mai il dubbio che non ho intenzione di piangere per queste cose.
Vi vedo sciogliervi in concetti di correttezza, invocare l'amicizia. Ma dove è che vi siete nascosti quando era il momento? Quando qualcuno crepava o si perdeva? Avevate molto da fare, che so, compilare la lista di nozze, spiare i colleghi. Piantare l'nvidia intorno allo steccato.  Ora che l'appagamento è solo un collare bagnato e soffocante, eiauculate nostalgia, non per le atomosfere o per l'energie, ma per le scopate che pensate di aver annotato sull'uccello. Poi rivestite la faccenda del colore che più vi aggrada, tanto lo sappiamo che è quello...e troppo spesso assomigliate ai vostri nemici.
Qualcuno, più fortunato ha perso tutto, ma nella sua rovinosa atea e depravata ascesa, ha avuto la botta di culo di non ritrovare nessuna somiglianza con voi. Parafrasando, un saluto:


See you....As Later As Possible.

mercoledì 8 dicembre 2010

La cosa migliore a 47 anni...

La cosa migliore è partecipare a eventi con persone più giovani (e a volte con qualche rarissimo coetaneo), che non si fanno pippe autocelebrative su come eravamo fighi negli anni 80, che non si raccontano quanto erano trasgressivi allora, magari dicendoselo prima di entrare  in chiesa, o prima si spettegolare su un amico o di sputtanare quella che non gliela da, prima di accendere la televisione.
Persone che non si crogiolano sulla maldicenza per le generazione più giovani o più vecchie. 
Ma che cercano un contatto.  
A 47 anni fare cose di questo genere non è ridicolo, se lo si fa da 47enni...con calma, con disponibilità vera, divertimento...e apprendendo senza pensare di sapere sempre tutto. 
Non con la ricerca affannosa di un angolino di creatività da lucidare e mostrare in pubblico, sperando che il cazzo gli torni duro come un tempo. 
Farlo con gente che ha 10 o 20 o più  anni di meno, e molto da insegnare, per passione, per passione del gioco, dello schiamazzo, del rock. Gente più giovane, ma più matura intellettualmente.
E lo fanno spesso guadagnandoci solo un paio di bevute e uno scambio di cultura, quella vera, curiosa e pulsante. 
Vera perché semplice e sguaiata e casinista, persino ribelle (vi ricordate cosa significa?). 
Non avrò indietro la mia gioventù, non la voglio proprio, voglio solo fare questo e basta.
Ho solo da impare da gente più giovane, imparare a tenere viva la passione per la musica, per l'amicizia, per le mie parti curiose. 
Probabilmente sarà solo un serata di casino...e allora?
Quindi: Grazie per l'occasione. 
E...salute!

L'AUTORE DELLA LOCANDINA E'
 MADISON FALLEN

venerdì 3 dicembre 2010

L'altro giorno

L'altro giorno, e devi crederci, hanno sterminato la mia famiglia. 
Mio padre era sventrato, in salotto. Ucciso dall'ultimo estratto conto. Come una lama, l'idea di non poter essere più  il surrogato di dio per i suoi figli, lo ha sbudellato. 
Mia madre, beh mia madre ha dovuto solo scrivere la data sulla lapide, e hanno mandato il salumiere a riconoscere la salma, già che c'era ha lasciato il conto. 
Mia sorella più grande aveva il fegato di pietra pomice, da quando era riuscita a mettersi di profilo e a scomparire nel contempo. 
I cugini, giovani anime, sono andati in visita al minotauro della parrocchia. Dopo è rimasto qualche dito e una pozza di lacrime su cui scivolare. 
Mio fratello più piccolo non esiste, giocava con le bambole alle scuole medie. più nessuna bambola e nessuna scuola è aperta per uno come lui. 
La faccenda ha colpito i vicini.. 
Il geometra del pianerottolo si è dimenticato di avere un capo e il suo capo si è dimenticato di lui. 
Sua moglie? 
Sua moglie così matura e generosa, non andava mica bene. Certi peccati ora sono monopolio delle barbies. L'hanno internata tra le peccatrice veraci. Ogni sera elettroshock e salmi.  
Io, da qualche parte sono, ma neanche pagando lo saprai. Mando la mia mano in giro, da sola, a chiedere la carità. 
Comunque non preoccuparti perché in ogni caso...



E la ragazza sui pattini è ancora così splendida per me.

mercoledì 1 dicembre 2010

Ora.


Ora che tutto si è tranquillizzato. e gli spari non dilaniano più ne' il corpo ne' i miei ricordi, esco.
Ma fuori trovo peggiori infezioni.
Sembra che in giro ci siano molti beoti sorridenti. Credenti ad una religione secolare o alle sue figlie puttane, mezze filosofe mezze monache ammodernate. Se va di sfiga anche qualche boy scout in cerca di un club per farsi flagellare le natiche con immacolata democrazia. 
Convinti che in qualche modo ce la caviamo, magari basta la ginnastica orientale o il pensiero positivo. Magari basta rispettare sempre gli altri, prima o poi un boccone di amor proprio ce lo tirano. Magari...sto cazzo!
Tutto va per il meglio. Fuori al posto di un mezzo dittatore stolto verrà proposto un dittatore e mezzo, quello che dovrà risanare il suo credito morale. 
Ciò che non ha fatto la ribellione, faranno gli oligarchi, le figuracce van bene se le loro rendite crescono. Se no vogliamo l'indignazione indietro.
E sarà pace appunto, così come molti anni fa doveva essere libertà, parole che sono tutto...trasformate in nulla.


E nei miei intestini, morali e sentimentali non va poi tanto meglio. Per non parlare delle budella, sempre li a rivoltarsi contro me stesso, contro tutto. Senza poi riuscire a incidere, nemmeno sul burro, grandi mutamenti. Mi accoppio con la mia ingenuità troppo spesso e troppo voluttuosamente per capire se viene e gode tra possibilità e orizzonti, oppure se finge per farmi sentire che esiste ancora.